Curriculum
Foto di Stefano Triggiani
Regista, autore, disegnatore, artista visivo. Nato a Ferrara il 5 giugno del 1988 e cresciuto nelle Marche (prima a Sassocorvaro, poi a Pesaro). Dopo il Liceo si trasferisce a Roma per iscriversi alla facoltà di lettere e filosofia e nel 2012 viene ammesso al corso di regia dell’Accademia Nazionale d’arte drammatica ‘Silvio d’Amico’ dove presenta uno studio sul dramma Esuli di James Joyce. In Accademia segue i corsi di Lorenzo Salveti, Francesco Manetti, Paolo Terni, Alessandro Magini, Massimiliano Civica, Arturo Cirillo, Viktor Bodò, Declan Donnellan e si esercita su testi come I giganti della montagna di Pirandello, Antigone di Sofocle, Medea di Seneca, Il giardino dei ciliegi di Cechov, L’Illusion Comique di Racine, Il Borghese gentiluomo di Moliere e altri. Nel 2015 Si diploma con uno studio su Bestia da Stile di Pier Paolo Pasolini. Dopo L’Accademia collabora con Giorgio Barberio Corsetti come assistente per regie teatrali, operistiche e progetti didattici: La Cenerentola di Rossini al Teatro Massimo di Palermo, Le streghe di Venezia di Philip Glass al Teatro Massimo di Palermo, La pietra del Paragone di Rossini al teatro lirico di Cagliari, Le Rane di Aristofane al teatro greco di Siracusa, La Sonnambula di Bellini al Teatro dell’Opera di Roma, Fra Diavolo di Auber al Teatro dell’Opera di Roma, La Cavalleria Rusticana di Mascagni per ‘Matera capitale della cultura 2019’, Palla de mozzi di Marinuzzi al Lirico di Cagliari, Tiranno Edipo!, saggio di diploma in recitazione degli allievi dell’Accademia Silvio D’amico. Affianca Corsetti anche per l’insegnamento alla classe di regia della Silvio d’amico. Gli autori trattati negli anni sono: Kleist, Müller, Labiche, Cechov, Pasolini. Come assistente alla regia collabora anche con Fabio Cherstich per le opere: Turandot di Puccini al teatro Massimo di Palermo (Scene e video del collettivo di artisti AES+F ) e Il barbiere di Siviglia di Gioacchino Rossini al teatro Valli di Reggio Emilia (2021). Nel 2017 presenta lo studio Il sonno del calligrafo, tratto dal romanzo Jakob Von Gunten di Robert Walser, alla sezione College della Biennale teatro di Venezia. Allo studio viene attribuita una menzione speciale per ‘Il rigore e l’inattesa ironia nell’affrontare un autore complesso come Robert Walser.’ In quell’occasione inizia la collaborazione con il regista e scenografo Fabio Cherstich che cura la drammaturgia delle immagini, le scene e i costumi di quel lavoro e dei successivi. Nel 2018 debutta alla Biennale teatro di Venezia diretta da Antonio Latella con Jakob Von Gunten, tratto dal romanzo di Robert Walser. Nel novembre 2019 presenta al teatro India di Roma e al Verdi di Pordenone Questo è il tempo in cui attendo la grazia: Monologo tratto dalle sceneggiature di Pier Paolo Pasolini e interpretato da Gabriele Portoghese. Dal 2019 fa parte, insieme a DOM-, Industria Indipendente, mk, Muta Imago del nuovo progetto produttivo e abitativo del Teatro di Roma ‘Oceano Indiano’. Nel 2020, durante il periodo di chiusura dei teatri dovuta al diffondersi del virus covid-19 le compagnie di Oceano Indiano e Daria Deflorian realizzano Radio India. Per la programmazione di questa radio cura Specie di spazi, un programma radiofonico in 10 puntate ispirato al libro omonimo di Georges Perec. Nel 2020 presenta alla 48° edizione della Biennale teatro di Venezia il suo nuovo lavoro, La filosofia nel Boudoir di D.A.F. de Sade. A dicembre del 2020 lavora come docente alla scuola del Piccolo teatro di Milano. Nel 2021, all’interno del progetto Lingua madre del LAC di Lugano, Cura la regia, le scene e i costumi del cortometraggio ‘Analisi logica. Parte I: Soggetto’. tratto dal testo di Riccardo Favaro. Nel luglio del 2021 partecipa alla scuola estiva del centro teatrale di Santacristina. Dopo la scuola scrive un diario dell’esperienza dal titolo Ronconi e il tempo vissuto (pubblicato su Doppiozero). Ad agosto 2021 cura il laboratorio dal titolo ‘Dear Google please solve death’ all’interno di IF, new era al teatro India. Il 13 dicembre 2021 riceve il Premio Ubu 2021 per la miglior regia con la filosofia nel boudoir. Due progetti a cui ha preso parte (Lingua Madre del Lac e Radio India del TdR) vincono il premio ubu 2021 come miglior progetto speciale. Nel gennaio 2022 ha tenuto, con il professor Francesco Fiorentino, nell’ambito del dottorato di Lingue, letterature e culture straniere dell’Università degli Studi di Roma Tre, il seminario “ Prosa che diventa teatro” dedicato al romanzo Jakob Von Gunten e alla sua trasposizione scenica. Assieme ai dottorandi vengono presi in considerazione i vari aspetti della messinscena e del suo rapporto con il romanzo di Robert Walser. A maggio partecipa al progetto Anc _ò ra Pasolini Pasolini Ancora_ a cura di Pietro Valenti nei comuni di Melpignano e di Galatina con un’intervento sul sogno in Pasolini dal titolo Il sogno del centauro. A Giugno 2022 tiene un corso sul teatro di Pasolini alla scuola di teatro Iolanda Gazzerro di Modena. A luglio 2022 inizia le prove del suo nuovo lavoro, Calderon di Pier Paolo Pasolini al Centro teatrale Santacristina. Ad agosto all’interno di if new era a Roma cura il laboratorio Horrorstor. Sempre ad Agosto cura un laboratorio su Specie di spazi al festival Teatri In Quota in Abruzzo. A novembre 2022 Calderoron debutta al teatro Arena del sole. Lo spettacolo è realizzato all’interno del Progetto internazionale “Prospero Extended Theatre”, grazie al supporto del programma “Europa Creativa” dell’Unione Europea. Da diversi anni tiene dei quaderni di lavoro con appunti, disegni e diari.